Muore Umberto Veronesi: chi era questo grande oncologo?

Umberto Veronesi, grande oncologo, ha rivestito una figura molto importante nella lotta contro il tumore e in tutto il settore della scienza internazionale. Le sue idee sono state una rivoluzione nel campo oncologico e nel 2003 è stata creata una Fondazione che porta il suo nome. Purtroppo, Umberto Veronesi è morto l’8 novembre di quest’anno pochi giorni prima che compisse 91 anni, lasciando un’impronta significativa nel mondo della scienza.

umberto veronesi

È nato il 28 novembre dell’anno 1925 nella città di Milano. Dopo aver deciso d’intraprendere gli studi sulla medicina, sceglie di dedicare la sua vita all’analisi della cura del cancro. A quei tempi la malattia in questione era praticamente incurabile. Le grandi ricerche effettuate da Veronesi hanno portato negli anni, il raggiungimento d’importanti traguardi.
Dopo essersi laureato decide di intraprendere delle esperienze in altri Stati, come la Gran Bretagna e la Francia. In seguito, nel 1951, entra, in vesti di volontario, all’interno dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, di cui nel 1976 diventa il Direttore Scientifico. Nel 1991 fonda l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e ne diventa il Direttore per circa un decennio. Nel corso degli anni a venire, Umberto Veronesi entra a pieno nella Repubblica Italiana rivestendo ruoli importanti, come quello del Ministro della Sanità e di Senatore del Parlamento Italiano.
Allo scopo di prolungare le ricerche scientifiche, l’oncologo decide nell’anno 2003 di creare la Fondazione Umberto Veronesi. Con questa istituzione, Veronesi affronta delle tematiche molto forti, come quelle riguardanti i diritti umani e la pace.

Il suo lavoro nel mondo della scienza è stato premiato con quattordici lauree Honoris-Causa, tra cui cinque le sono state assegnate in Italia. Oltre a queste, sono tanti i premi a lui conferiti. Ricordiamo, ad esempio, nell’anno 2003 il King Faisal International Prize Award datogli dall’Arabia Saudita. I suoi studi e il suo interesse hanno dato delle dimostrazioni nel campo dei tumori femminili, in particolare in quello del seno. Ha, infatti, creato la tecnica rivoluzionaria chiamata quadrantectomia. Questa evita l’asportazione totale della mammella.

Veronesi, grande nemico del fumo, ha sempre dichiarato di essere un forte sostenitore di uno stile di vita sano e dell’alimentazione corretta. L’oncologo è stato, infatti, un vegetariano. Ha sempre espresso il suo desiderio di riduzione del consumo di carne in tutto il mondo, che andrebbe a tutelare sia la salute che l’ambiente in generale.
Tra i suoi hobby preferiti vi era il canottaggio. Amava molto immergersi all’interno delle poesie di Majakovskij e dei film di Federico Fellini.

Ha preso parte a importanti dibattiti che riguardano l’intera società umanitaria. In particolare, ricordiamo che Umberto Veronesi ha dimostrato di essere a favore del diritto dell’eutanasia, del disarmo e delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. E allo stesso tempo l’oncologo è stato anche contro l’uso di droghe e contro la pena di morte.

Durante il corso della sua carriera ha anche scritto vari libri, tra cui ricordiamo: Una carezza per guarire. La nuova medicina tra scienza e coscienza, dell’anno 2005; Essere Laico, scritto nel 2007; L’ombra e la luce, del 2008; Scienza e Pace, del 2011; e infine, Il primo giorno senza cancro, scritto nell’anno 2012. In tutto i lavoro scientifici da lui pubblicati sono 800 e i trattati di oncologia 12. Nell’anno 1970 ha fondato il Gruppo Internazionale sul Melanoma e solo 12 anni dopo per opera è nata la Scuola Europea di Oncologia.
Tanti sono stati i suoi interventi nelle organizzazioni savranazionali, come nella Federation of European Cancer Societies.

Umberto Veronesi è stato, dunque, il simbolo della scienza internazionale. Ha vissuto la sua vita lottando per oguno di noi, mettendo al centro di tutto il bene comune.

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