Insieme al marito Tiziano Renzi anche Laura Bovoli, nota anche come Lalla, è finita ai domiciliari con l’accusa di fatturazione falsa e bancarotta fraudolenta.
Ma chi è questa donna di cui tutti i giornali parlano?
Fino alla scorsa settimana Laura Bovoli era conosciuta solamente perché madre di Matteo Renzi, ex premier e segretario del Partito Democratico. Tutti sanno che Laura è un’ex professoressa delle scuole medie nonché imprenditrice insieme al marito Tiziano Renzi ma niente di più.
Laura Bovoli e la sua famiglia
Laura Bovoli è una sessantottenne che ha insegnato per molti anni nelle scuole medie.
Questa donna, nota a tutti per essere madre di Matteo Renzi, è in realtà genitore anche di altri tre figli.
Matteo è infatti il secondogenito, fratello di Benedetta, classe 1972, Samuele, classe 1983 e Matilde che è nata nel 1984.
Nicola Bovoli, fratello di Laura, è l’inventore del quizzy, un telecomando che, a partire dagli anni ’80, ha spopolato perché permetteva ai telespettatori di partecipare ad alcuni quiz televisivi comodamente seduti sul divano di casa propria.
Grazie a tale invenzione Nicola stipulò con la società Fininvest un contratto da 7 miliardi.
Questo contratto consentì in seguito allo stesso ex Premier Matteo di partecipare alla famosa trasmissione la ruota della fortuna.
Ruolo nella società Eventi 6
La Bovoli, oltre che svolgere la sua professione di insegnante, ricopre anche ruoli importanti nella società di famiglia Eventi 6.
Eventi 6 è un’azienda che si occupa di marketing, creazione e distribuzione di volantini pubblicitari nonché organizzazione di eventi.
Questa società negli ultimi anni (tra il 2013 e il 2016) ha visto triplicare le proprie entrate.
Il fatturato è passato da circa due milioni di euro nel 2013 a oltre sette nel 2016.
L’azienda dei coniugi Renzi lavora per società note come Euronics, il Resto del Carlino, Conad, Pagine Gialle, Mondo Convenienza e tante altre.
Prime vicende giudiziarie
Nello scorso maggio a Firenze Lalla inizia a essere protagonista di alcune vicende giudiziarie.
La Procura di Cuneo accusa la madre dell’ex Premier di aver eseguito otto fatture false per un totale di 80000 euro (indagine sulla bancarotta della società Direkta).
Il Fatto Quotidiano ha riportato un articolo nel quale spiega come la Procura di Cuneo stesse indagando sulla relazione tra la Eventi 6 e la Direkta.
Quest’ultima, prima della bancarotta, avrebbe operato come subappaltatrice di Rignano, riconsegnando una parte del denaro alla prima con giustificazioni, secondo il Fisco, poco credibili.
Gli arresti domiciliari
La Guardia di Finanza di Firenze sta portando avanti ulteriori indagini che vedono coinvolti i coniugi Renzi e che li hanno portati, pochi giorni fa, agli arresti domiciliari.
Oltre a Eventi 6, il Fisco sta indagando anche su altre tre aziende: Marmodiv, Delivery Service Italia e Europe Service.
Le investigazioni svolte su tutte queste società hanno portato gli inquirenti a due persone: Tiziano Renzi e Laura Bovoli.
In particolare gli agenti hanno cercato di comprendere il motivo del fallimento di queste società, soprattutto della Delivery Service Italia che ha chiuso i battenti nel 2011 per via di un eccesso di debiti.
I genitori di Matteo Renzi sono stati arrestati perché, nell’anno precedente al fallimento della Delivery Service Italia, il Gip ha riscontrato due evasioni contributive.
E’ stato sostanzialmente provato che tutti questi eventi si inseriscono in un unico progetto illegale che viene svolto ormai da molti anni.
Sotto gli occhi degli inquirenti è finita anche una mail inviata da Tiziano Renzi al genero Andrea Conticini nella quale spiegava come generare un fallimento della società Marmodiv.
In un’altra Laura Bovoli scriveva al marito riguardo la necessità di aprire una nuova cooperativa con lo scopo di aumentare gli introiti.
I piani della donna consistevano, in particolare, nel pagare tutti i dipendenti, dopo di che far firmare le dimissioni a ognuno di loro.
La nuova società, sommersa di lavoro, sarebbe stata successivamente indotta ad assumerli tutti.
Queste sono solo alcuni degli elementi sui quali si basa l’accusa verso Tiziano Renzi e Laura Bovoli ma secondo l’avvocato di famiglia gli arresti domiciliari rimangono una misura esagerata e incomprensibile.